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Il 13 ° Congresso Europeo di Psicologia (ECP 2013),  si è tenuto a Stoccolma dal 9 al 12 Luglio 2013 sotto l’egida della Federazione Europea delle Associazioni di Psicologi (EFPA).

 Il congresso è stato organizzato dall’Associazione Psicologica svedese. Il Presidente del Congresso, Lars Ahlin e il Presidente del Comitato scientifico Lars-Göran Nilsson, professore della  Stockholm University hanno aperto i lavori comunicando che l’ECP 2013 saranno presentate e discusse le nuove ricerche tra gli psicologi professionisti, ricercatori e accademici e professionisti provenienti dall’Europa e dal resto del mondo. L’obiettivo è quello di offrire un programma di interesse per gli studiosi, nonché professionisti, e fondato su risultati di ricerche e prove scientifiche. Gli sforzi profusi dagli psicologi svedesi hanno fornito un’ eccellente opportunità per i partecipanti di interagire, attraverso lo scambio e la discussione di nuove direzioni nelle vaste area della psicologia. Sono stati presentati più di 2.500 abstract che ha visto la partecipazione di circa 1.648 partecipanti, con 16 Keynote speakers e 13 conferenze magistrali sullo stato dell’arte della  Psicologia.

 

Durante la cerimonia di apertura il Presidente del Congresso, Lars Ahlin  ha consegnato in una commovente cerimonia a Jean Pettifor (90 anni) il maggior riconoscimento della psicologia internazionale il Premio Wilhelm Wundt e William James.

La  serata del primo giorno di Congresso  dell’ECP 2013, è stata dedicata all’accoglimento dei congressisti e si è tenuto nel famoso Municipio di Stoccolma dove ogni anno il 10 dicembre vengono consegnati i Premi Nobel.

Cito alcune tra le più importanti relazioni.

Dall’Università di Utrecht,  il professor Gün R Semin, riporta lo stato dell’arte della psicologia sociale e del comportamento più specificamente individuale, e in particolare sul processo del pensiero, il  linguaggio e le emozione nei diversi contesti sociali.

Quando qualcuno parla di “flashback” in un contesto psicologico, si tratta per lo più involontariamente di ricorrenti memorie traumatiche: è lo studio principale del professor Dorthe Berntsen dell’Università di Aarhus, in Danimarca, interessato a ricordi autobiografici involontari.

Lo studio dei diversi aspetti dello sviluppo umano è un compito impegnativo. E’ una delle aree della scienza che richiedono più tempo speso per studi sulle storie individuali. Lea Pulkkinen ha presentato  uno studio longitudinale andato avanti per oltre 40 anni in Finlandia,, la Jyväskylä Longitudinal Study of Personality and Social Development (JYLS).

Mika Kivimäki ha presentato uno degli studi longitudinali classiche in psicologia è lo studio Whitehall iniziato nel 1985 su circa 10, 308 uomini e donne. I risultati hanno mostrato quali siano i fattori socio-economici che influenzano la probabilità di morte precoce. Ampio spazio è stato dato allo studio sui traumi: Eva Håkansson ha presentato lo studio sui cittadini svedesi  sopravvissuti allo  Tsunami del 2004 e Marianne Straume, ha descritto il lavoro psicologico  in Norvegia dopo l’attacco terroristico a Utoya.

 

Il congresso si è concluso il pomeriggio del 12 luglio con la presentazione dei risultati del congresso.

Hanno partecipato 1648 psicologi provenienti da 77 paesi di cui 24 europei: di questi , gli svedesi erano 188, i tedeschi 118, i giapponesi 115, gli inglesi 87, i russi 80, gli italiani 71, gli spagnoli 67, i norvegesi 67, i sudafricani 58 e gli statunitensi 54, seguono gli altri paesi.

La cerimonia si è conclusa con un arrivederci a Milano 2015, con un appassionato invito della prof.ssa Donata Francescano e del dott. Pinluigi Palma insieme  ai Presidenti degli Ordini regionali italiani.

 

Vito Tummino

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