Aupi Staff asked 5 anni ago

D.G. Dipendente AO Piemonte

sono qui a chiederle una consulenza sulla mia situazione previdenziale alla luce delle nuove modificazioni alla legge Fornero

Le allego

1) i CUD degli ultimi 5 anni (sono molto diversi tra di loro e risentono delle differenze dello stipendio di risultato, che non so se pensionabile oppure no)

2) due cedolini dello stipendio (uno del mese di marzo 2019, che risente di una pesante trattenuta da parte dell’azienda a motivo di una causa legale al momento perduta da parte della dirigenza non medica e uno del mese di aprile 2018, corretto e senza trattenute particolari e senza voci accessorie. Da aprile 2018 nulla è cambiato dal punto di vista stipendiale)

3) l’estratto conto contributivo scaricato dal sito INPS e aggiornato al mese di gennaio 2019, dove risultano tutti i miei periodi contributivi

Le chiedo gentilmente di informarmi su quali siano i miei tempi di uscita dall’attività lavorativa e, se possibile, quale sia il calcolo mensile della mia pensione sia  al lordo che al netto

1 Risposta
Aupi Staff answered 5 anni ago

D.G. Dipendente AO Piemonte
Dall’esame della documentazione inviata per conto dell’iscritta si è potuto valorizzare, nella gestione dipendenti pubblici (ex CPDEL), al 31/03/2019, un’anzianità contributiva pari a 37 aa., 11 mm. e 21 gg, (comprensiva di 4 anni di riscatto laurea e 21 gg. di ricongiunzione L. 29/79).
Pertanto, la medesima, da febbraio 2020 avrebbe la possibilità di richiedere il trattamento pensionistico (c.d. quota cento), ai sensi dell’art. 14 del D.L. del 28/01/2019, nel rispetto dei termini di preavviso di 6 mesi previsti dal medesimo articolo al comma 6 lettera c) e percepire il relativo assegno previdenziale di circa 4.200 euro lordi mensili che al netto si tradurrebbero in circa 2.700 euro netti mensili con 38 aa. e 9 mm di anzianità contributiva.
Oppure attendere il requisito per la pensione anticipata Monti-Fornero a maggio 2023 con una anzianità contributiva di 42 aa e un mese all’età di 65 aa. e 10 mm. e percepire il relativo assegno previdenziale di circa 4.500 euro lordi mensili che al netto si tradurrebbero in circa 2.900 euro netti mensili.
(I suindicati importi sono approssimativi, in quanto, calcolati sulla base di quanto si è potuto desumere dalla documentazione prodotta e da elementi di calcolo attuali che potrebbero cambiare per i prossimi anni, pertanto potrebbero variare in base ai differenti dati sull’anzianità contributiva , sulla retribuzione imponibile utile ai fini del calcolo previdenziale e su una differente tassazione erariale).

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