Aupi Staff asked 5 anni ago

C.L. Dipendente ASST Lombardia

Buondì

Sono inscritta all’AUPI da quasi trent’anni!

Vorrei cortesemente chiedere alcune delucidazioni che mi servirebbero per decidere, con cognizione di causa, se mi “conviene” usufruire di  quota 100 (compirò 62 anni il 28/01/2020, l’anno prossimo).

Al proposito allego:

-prospetto INPS anni lavorati

-riscatto oneroso di un anno (come da statino di stipendio che ulteriormente allego)

– attestazione di altri tre anni di contratto, il primo, a libera professione presso USL di ………….. (1983/86) in cui però timbravo regolarmente e sottostavo comunque (ferie, assenze, malattia..) ai dictat della azienda.

N.B. Sono infatti stata assunta a tempo indeterminato con la sanatoria di quegli anni, lavorando ininterrottamente per 38 ore alla settimana….non è riscattabile nulla, per questi?!

p.s. Ho riscattato i quattro anni della Laurea di Psicologia (tesi il 1 luglio 1982).

1 Risposta
Aupi Staff answered 5 anni ago

C.L. Dipendente ASST Lombardia
 
Dall’esame della documentazione inviata per conto dell’iscritta si è potuto valorizzare, nella gestione dipendenti pubblici (ex CPDEL), al 31/03/2019, un’anzianità contributiva pari a 37 aa. e 8 mm. (comprensiva di 4 anni di riscatto laurea e 1 anno di ricongiunzione L. 29/79).
Pertanto, la medesima, da luglio 2020 avrebbe la possibilità di richiedere il trattamento pensionistico (c.d. quota cento), ai sensi dell’art. 14 del D.L. del 28/01/2019, nel rispetto dei termini di preavviso di 6 mesi previsti dal medesimo articolo al comma 6 lettera c) e percepire il relativo assegno previdenziale di circa 4.200 euro lordi mensili che al netto si tradurrebbero in circa 2.700 euro netti mensili con 38 aa. e 9 mm di anzianità contributiva.
Oppure attendere il requisito per la pensione anticipata Monti-Fornero (ovvero limiti di età ordinamentali) a giugno 2024 con una anzianità contributiva di 42 aa e 11 mm. all’età di 66 aa.  5 mm. e percepire il relativo assegno previdenziale di circa 4.550 euro lordi mensili che al netto si tradurrebbero in circa 2.950 euro netti mensili.
Per quanto riguarda il periodo di lavoro libero-professionale assimilato a lavoro subordinato (83/86), se non vi è stata copertura contributiva, detto periodo potrebbe essere riscattato, ai sensi della citata L. 1338/62, e attendere il provvedimento di accoglimento da parte del medesimo Ente previdenziale che ne determinerà l’onere che si dovrà sostenere.
L’iscritta potrà, a sua volta, rivalersi sull’Ente che ha omesso la contribuzione.
(I suindicati importi sono approssimativi, in quanto, calcolati sulla base di quanto si è potuto desumere dalla documentazione prodotta e da elementi di calcolo attuali che potrebbero cambiare per i prossimi anni, pertanto potrebbero variare in base ai differenti dati sull’anzianità contributiva , sulla retribuzione imponibile utile ai fini del calcolo previdenziale e su una differente tassazione erariale).

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