S.S. Ambulatoriale Umbria
Buonasera,
avrei bisogno urgente del vostro supporto, al fine di qualificare giuridicamente il rapporto di lavoro da me instaurato a decorrere dal 9 agosto u.s., di cui la Delibera del Direttore Generale 1463 del 14 agosto 2023, che allego in copia.
Come potrete riscontrare, la delibera è molto scarna: si fa in sintesi semplice riferimento ad un incarico di sostituzione, al compenso orario e a sedi ed orario.
Mi scuserete, ma è la prima volta che svolgo un lavoro quale specialista ambulatoriale e sono restata alquanto sorpresa allorquando mi è stato riferito di non aver diritto a ferie, a copertura malattia ecc. (elementi tipici di un rapporto di autonomia) , ma di essere – nel contempo – vincolata al rispetto di alcuni obblighi quali, ad esempio, un orario di lavoro prefissato, il rispetto del termine di preavviso od ancora la necessaria decorrenza del termine di 18 mesi per richiedere una riduzione delle ore settimanali previste attualmente dal mio incarico (elementi tipici di un rapporto di subordinazione).
Converrete sull’importanza della piena chiarezza (e contezza da parte mia) su quali siano i miei diritti ed i miei obblighi, che riverberano conseguenze non di poco conto nei confronti delle istituzioni pubbliche (si pensi ai profili in campo tributario e previdenziale) e dei terzi con i quali entro in contatto (si pensi al regime della responsabilità od ancora dell’incompatibilità).
Ciò che mi lascia maggiormente perplessa è il trattamento della malattia, addirittura mi è stato detto che non devo trasmettere il certificato, mi assento e basta: ma, quindi, posso assentarmi quando mi pare? E il servizio?
In relazione a questo ultimo aspetto (quello dell’incompatibilità), in una risposta positiva da voi fornita ad una specialista che chiedeva se poteva accettare un incarico di personale ATA, ho trovato discordanza con quanto – secondo la mia lettura – previsto dall’art. 27 dell’ACN 31 marzo 2020 che recita: “… è incompatibile con lo svolgimento delle attività previste dal presente Accordo lo specialista ambulatoriale, il veterinario ed il professionista che:
- a) sia titolare di ogni altro rapporto di lavoro dipendente, pubblico o privato, o di altri rapporti anche di natura convenzionale con il Servizio Sanitario Nazionale “
Vi sarei infinitamente grata di una vostra cortese e tempestiva risposta, dovendo tra l’altro instaurare una controversia con un’istituzione pubblica che ha ritenuto di inquadrare il mio rapporto con l’Usl…………. quale rapporto di pubblico impiego.
Vi ringrazio