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Le nuove leggi sul congedo per paternità e la nostra richiesta di prolungare il congedo parentale, rappresentano una crescita della consapevolezza del ruolo del padre nell’accudimento dei figli. Il superamento della società “strutturale” e la realizzazione di una società per funzioni.

Con il decreto legislativo 105 del 30 giugno 2022 il padre può fruire di un periodo di congedo di 10 giorni lavorativi, fruibili in modalità flessibile.

La durata complessiva del congedo indennizzabile è stata aumentata di 3 mesi, fino al compimento dei 12 anni del figlio.

È il riconoscimento che nella crescita dei figli entrambe le figure di accudimento rivestono un ruolo determinante, ma è anche la presa d’atto che oggi le coppie con figli sono più sole e hanno necessità di un supporto dalla collettività.

L’attuale organizzazione del lavoro, impone ai genitori lunghi periodi di assenza. Vale la pena riconoscere quanto fatto dai Sanitari durante il COVID.

L’AUPI si batterà affinché nel prossimo CCNL possa essere riconosciuta la necessità di coniugare i tempi di lavoro con quelli dedicati all’accudimento dei figli. Un tempo per fare il padre e la madre che preveda flessibilità e orari di servizio certi, che permetta il superamento delle differenze di genere nello sviluppo delle carriere.

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