E’ morto sabato 4 aprile, nei pressi della sua casa di Arco (Tn), il collega Francesco Reitano, psicologo, psicoterapeuta, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Psicologia n.2 dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento. Aveva 63 anni, lascia due figli, Elvira e Sebastiano.
Si è spento stroncato da un infarto fulminante, purtroppo, nonostante i disperati tentativi dei sanitari di salvarlo, il suo cuore ha cessato di battere.
Figura centrale nella organizzazione dei servizi dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, a partire dalla fine degli anni Settanta, Reitano ha sempre operato nella disciplina di psicologia dapprima presso gli Istituti ospedalieri di Trento, quindi del Distretto Alto Garda e Ledro. Col passare degli anni, infatti, Reitano ha sempre saputo coniugare l’impegno sulla popolazione adolescenziale a rischio, attivandosi nella concreta collaborazione con le scuole ed i servizi sociali con l’attenzione alla organizzazione delle funzioni e delle linee di attività della Psicologia nel Servizio Sanitario.
Nella psicologia ha sempre saputo cercare valori, operando con passione e sentimento, che vanno oltre il rigore metodologico e la sistematicità della sua attività professionale e di ricerca.
Oltre a questo, Reitano ha sempre avuto particolare riguardo anche alla creazione di nuovi spazi per la psicologia in un continuo e documentato confronto con le più avanzate esperienze internazionali.
Ricordiamo il suo impegno nell’AUPI come Segretario Regionale e componente del Direttivo Nazionale. Un impegno portato avanti con semplicità e quella naturalezza che deriva dalla profonda conoscenza degli argomenti che gli consentiva di proporre ed illustrare contenuti innovativi sempre tesi a costruire i servizi di psicologia e, sopra ogni cosa, concrete efficaci ed appropriate risposte ai bisogni di salute delle fascie deboli della popolazione.
Francesco Reitano è stato un risorsa insostituibile per la Professione. In Lui la passione professionale è sempre stata coniugata con una umanità e gentilezza che lasciavano, chi lo ha conosciuto, senza parole.
Era e continuerà ad essere un punto di riferimento per tutti noi.