Si è svolto ieri a Roma l’incontro di apertura della contrattazione per l’accordo collettivo nazionale degli specialisti ambulatoriali interni con la delegazione AUPI CISL Medici.
Il Coordinatore della SISAC, dott. Marco Luca Caroli, ha illustrato gli argomenti previsti dalle linee di indirizzo inerenti la trattativa del triennio 2019 2021.
In particolare ha precisato che l’incremento economico relativo al triennio sarà pari al 3,78% a regime da erogare 70% su quota fissa e 30% su quota variabile.
Per quanto riguarda la parte normativa saranno prese in considerazione le attività presso le case di comunità e gli ospedali di comunità, la gestione dell’assistenza domiciliare nel suo complesso, la telemedicina l’applicabilità di istituti di tutela del lavoro femminile e sarà poi possibile semplificare alcune voci che costituiscono i fondi contrattuali.
Inoltre in attesa della sottoscrizione degli accordi integrativi regionali sarà possibile a livello di accordo nazionale individuare alcune prestazioni di particolare interesse che favoriscano l’integrazione con le AFT della medicina generale e della pediatria di libera scelta o il raggiungimento degli obiettivi dell’articolo quattro dell’ACN 31 marzo 2020.
La nostra delegazione AUPI CISL Medici, presente con il delegato AUPI Giancarlo Marenco, il Segretario Generale CISL Medici Benedetto Magliozzi, la Segretaria Nazionale CISL Medici Luciana Cois, ha ribadito la necessità in questo rinnovo contrattuale di poter considerare l’evoluzione che si è avuta nel panorama della categoria: oggi è importante condividere un accordo in cui si tenga certamente conto dei punti evidenziati dal comitato di settore nell’atto di indirizzo ma con altrettanta attenzione si tenga conto delle problematiche e necessità che nei posti di lavoro ogni giorno vengono sollevate.
Ormai capita spesso che diverse pubblicazioni di incarichi vadano deserte soprattutto in alcune branche specialistiche ed è sempre più difficile evitare che gli specialisti abbandonino il sistema sanitario nazionale per andare a lavorare nelle strutture private se non addirittura per trasferirsi all’estero.
E’ pertanto fondamentale che il nuovo ACN possa proporre argomentazioni capaci di incentivare la scelta dei giovani per questo settore ed evitare l’abbandono da parte dei meno giovani.
La maggior parte degli specialisti ambulatoriali sono donne ed è pertanto fondamentale, come espresso anche nell’atto di indirizzo, trovare all’interno dell’articolato forme di supporto al ruolo femminile.
Abbiamo segnalato la necessità di una correzione di alcuni articoli contrattuali volta a facilitare la successiva sottoscrizione degli AIR (in diverse regioni datati da oltre 10 anni) e alla semplificazione degli stessi in modo tale da evitare contenziosi, per problemi interpretativi, nelle regioni e nelle aziende.
Riteniamo inoltre fondamentale che i fondi relativi all’indennità piena disponibilità e PPI vengano prontamente distribuiti dalle regioni.
È stata data particolare importanza alla telemedicina mentre a nostro avviso sarebbe utile porre altrettanta attenzione alle dotazioni tecnologiche, strumentali e organizzative degli ambulatori specialistici, perché solo in questo modo si potranno evitare accessi impropri al PS.
Nei prossimi giorni invieremo in SISAC le nostre proposte, su cui sta lavorando tutto il coordinamento SAI.