E.M. Dipendente Emilia Romagna
Buongiorno, con la presente sono a richiederVi un aiuto per capire meglio le opportunità pensionistiche che mi si preparano. In particolare, la mie richieste sono di due tipi:
- la prima relativa all’entità della pensione che mi aspetta in futuro, che presumo dovrebbe essere al compimento o dopo i 67 anni;
- la seconda per sapere se vi è possibile operare una simulazione di un eventuale anticipo attraverso il ricorso ad APE VOLONTARIA + RITA, ammesso e non concesso che questa venga confermata quando avrò 65 anni (fra 3 anni e mezzo, alla fine del 2021).
In particolare la mia idea sarebbe, appunto al compimento del 65° anno, di utilizzare sia l’APE volontaria che la RITA: a questo proposito, vi specifico che ho in essere con PerseoSirio un piano di accumulo previdenziale che ad oggi vede un montante di circa 16.000 € – se servisse essere più precisi potrei mandare la documentazione relativa – , più un residuo (che trovate negli allegati) ex-ENPAP che oggi dovrebbe essere di circa 4.000 €.
Il contributo attuale è del 2% + 1% azienda + quota TFR, con periodici contribuzioni individuali (di 1000/2000 € all’anno).
In termini grossolani, se potessi davvero anticipare la pensione di un paio d’anni, la mia idea sarebbe di “finanziarne” il primo con la RITA ed il secondo con l’APE, in modo da ridurre il più possibile il costo successivo del prestito e quindi l’impatto sulla pensione vera e propria.
Vi allego:
l’ultimo CUD (2017)
gli ultimi due cedolini (genn. e febbr. 2018)
la documentazione INPS (è del 2015, ma lo stato di servizio non si è modificato da allora)
il resoconto ENPAP (del 2006, ma non ho fatto appunto più versamenti)
E.M. Dipendente Emilia Romagna
Dall’esame della documentazione inviata per conto dell’iscritto si è potuto valorizzare, nella gestione dipendenti pubblici, al 31/03/2018, un’anzianità contributiva pari a 35 aa., 9 m. e 25 gg, (compressiva di 4 anni di riscatto laurea).
Pertanto il Dr. Esposito raggiungerebbe il requisito pensionistico di vecchiaia, se dovesse essere confermato l’incremento legato alla speranza di vita stimato sulla base dello scenario demografico ISTAT, a marzo del 2024 all’età di 67 aa. e 6 mm., quindi, prematuro poter esprimere valutazioni sull’entità della pensione in questione.
L’accesso al nuovo istituto sperimentale (al momento confermato solo fino a tutto il 2019), chiamato Ape volontario, è l’opportunità, messa a disposizione di coloro che maturano specifici requisiti (63 aa di età e 20 aa di anzianità contributiva e dista non più di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia), di vedersi riconoscere, a domanda, un anticipo finanziario, fino alla maturazione del requisito anagrafico per il diritto alla pensione di vecchiaia.
Per il caso di specie, purtroppo, la possibilità di chiedere l’Ape volontario è preclusa, in quanto, la distanza dalla pensione di vecchiaia è superiore ai 3 anni e 7 mesi.
Per quanto riguarda poi la rendita integrativa temporanea anticipata (chiamata RITA), dopo un periodo sperimentale, introdotta dalla legge di bilancio 2017, la prestazione entra a regime ai sensi della legge di bilancio 2018 e potrà essere richiesta dai lavoratori iscritti ad un fondo pensionistico non del tipo a prestazione definita, che raggiungano l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia entro i cinque anni successivi, con almeno 20 anni di anzianità contributiva.
E’ stato stimato che per avere un anno di rendita integrativa anticipata temporanea pari a all’ultima retribuzione servono almeno 8 anni di iscrizione al fondo.
Pertanto, affinché possa avere dei dati più vicini alla realtà, si consiglia l’iscritto in questione, di contattare direttamente il Fondo Pensionistico Perseo-Sirio essendo in possesso di tutti gli elementi utili al calcolo della citata prestazione.