Aupi Staff asked 6 anni ago

K.B. Asl Lombardia

Richiedo la vostra assistenza per poter riscattare ai fini pensionistici periodo di lavoro dal 04.11.1981 al 31.12.1985. presso il Comune di Gallarate, e di Samarate (VA) , come dettagliato dalle certificazioni, e delibere allegate. Ho  riscattato 5 mesi di maternità obbligatoria , e 6 mesi di maternità facoltativa relativa al periodo di lavoro sopraindicato.  Sono a conoscenza del caso di una collega psicologa, alla quale è stato riconosciuto ai fini pensionistici il lavoro svolto a rapporto professionale presso un ente pubblico (sono in possesso di tale documentazione).

1 Risposta
Aupi Staff answered 6 anni ago

K.B. Asl Lombardia
Si ribadisce quanto detto nella precedente risposta del 14/12/2016, ovvero, l’iscritta può chiedere all’INPS, fornendo la documentazione comprovante l’attività svolta nel periodo interessato, di riscattare, ai sensi della citata L. 1338/62, i periodi non coperti da contribuzione e attendere il provvedimento di accoglimento da parte del medesimo Ente previdenziale che ne determinerà l’onere che dovrà sostenere.
Si consiglia, eventualmente, di richiedere il menzionato riscatto limitatamente ai periodi non coincidenti a periodi già riconosciuti quali: l’accredito figurativo per maternità obbligatoria ed il riscatto oneroso del periodo di maternità facoltativa.
Si informa, inoltre, che il ricorso al succitato riscatto non porterebbe comunque dei benefici, in termine di anticipazione della data per il pensionamento, in quanto, l’iscritta raggiungerebbe, in ogni caso, il requisito pensionistico della vecchiaia, se dovesse essere confermato l’incremento legato alla speranza di vita stimato sulla base dello scenario demografico ISTAT, a maggio del 2022 all’età di 67 aa. e 2 mm., pertanto, in data precedente a quella che maturerebbe riscattando i predetti periodi non coperti da contribuzione ( circa 3 aa.).
Se invece decidesse, comunque, di riscattare i periodi di cui trattasi (circa 3 aa.) l’assegno pensionistico si incrementerebbe, ipotizzando una retribuzione alla cessazione di circa 69.000 euro annui, di circa 160 euro lordi mensili.

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