R. Di D. Lazio
Buongiorno, sono una psicoterapeuta con 18 anni di esperienza professionale, mi è stato proposto l’ennesimo contratto di collaborazione professionale dopo 11 anni di rapporto lavorativo precario, sempre dalla stessa clinica privata convenzionata. La cosa umiliante che con l’andare degli anni la remunerazione è sempre scesa, fino ad arrivare ad oggi che mi è stato proposto un contratto di euro 600 lordi per tre presenze settimanali, senza però specificare un monte ore. Vorrei sapere se possono fare una richiesta del genere, obbligandomi a recarmi in clinica per tre volte a settimana e quale deve essere la tariffa minima per ora che io posso pretendere, visto che loro non hanno specificato un impegno orario predeterminato.
R.Di D. Lazio
in merito al quesito posto si fa presente che, trattandosi di rapporto di lavoro libero professionale, è solo l’accordo tra le parti che fa stato tra le parti.
Ciò però non può mai determinare l’assoluta discrezionalità del committente.
Nel caso in specie ci sono due elementi da valutare:
-vero è che con il famoso/famigerato decreto Bersani di molti anni fa, il tariffario minimo è stato abolito per legge, ma è altrettanto vero che si è ritenuto assolutamente necessario individuare dei “parametri” di riferimento in caso di controversia tra committente e professionista.
Questo vale per tutte le professioni. Nel caso degli Psicologi, il Ministero della Salute ha emanato nel mese di agosto 2016 il cd Decreto Parametri. In questo Decreto sono elencate le prestazioni (non tutte) degli Psicologi con il parametro economico di riferimento. Ciò significa che il professionista può chiedere al Giudice di essere pagato avendo come riferimento la tariffa indicata nel Decreto;
-il secondo elemento da valutare è relativo alla convenzione in atto tra il committente e la Regione/Azienda Sanitaria. Di norma, nelle regole di accreditamento ci dovrebbe essere un riferimento agli standard qualitativi e quantitativi anche relativi al personale.
Bisognerebbe approfondire questi due elementi prima di intraprendere le opportune iniziative.
Si resta a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e/o approfondimento.