A. S. Dipendente Piemonte
Buongiorno,
avrei necessità di avere chiarimenti inerenti il trasferimento o la mobilità.
Nel caso in cui un dirigente psicologo volesse trasferirsi di regione come può fare per valutarne le possibilità in ambito lavorativo?
Non mi è chiaro la differenza tra trasferimento volontario e mobilità.
Inoltre vorrei sapere a partire da quando si può farne domanda. Se già dopo il periodo di prova o se si devono attendere anni.
A. S. Dipendente Piemonte
sulla base del sintetico quesito posto si fa presente che:
la mobilità è un istituto giuridico e contrattuale articolato.
Dal quesito da lei posto sembra che sia interessata alla mobilità volontaria e che, forse, da poco tempo è in servizio.
In estrema sintesi questo tipo di mobilità, in vigenza del Titolo V della Costituzione che assegna alle Regioni la totale competenza in materia di organizzazione del lavoro, dipende dalla volontà delle singole Aziende. E’ necessario verificare la disponibilità di un posto vacante nell’Azienda di destinazione, acquisire la volontà dell’Azienda di procedere alla copertura del posto mediante la mobilità infine è necessario acquisire il nulla osta dell’Azienda di “partenza”.
L’ultimo dei passaggi è quello più semplice perché può essere sostituito dal preavviso.
Come si può bene vedere tutto dipende dalla disponibilità volontà delle Aziende. Non esiste, in vigenza, come si diceva dell’autonomia derivante dal Titolo V della Costituzione, un diritto compiuto. Il dipendente “può chiedere”, le Amministrazioni possono “concedere”.