M.C.L. Dipendente Sicilia
Spett.le AUPI Previdenza,
Sono ………, nata ad ……….., Dirigente Psicologo dell’ASP ………. di ruolo dal 02/09/1991. Poiché vorrei andare in pensione usufruendo della formula “Quota 100” ho iniziato a svolgere le pratiche relative al caso. Dall’Estratto Conto Integrato – Casellario degli Attivi dell’INPS (documento in allegato) risulta che, avendo riscattato la Laurea Magistrale in Psicologia ed altri lavori precedentemente svolti, potrei raggiungere i requisiti necessari per accedere alle opportunità fornite dall’opzione “Quota 100” il 31/12/2021. Poiché per motivazioni di necessità personali vorrei anticipare di un anno tale opportunità, cioè al 31/12/2020, ho fatto richiesta all’INPS in data 03/12/2019 di poter riscattare onerosamente un anno di tirocinio volontario svoltosi presso il Servizio Territoriale di Tutela della Salute Mentale dell’USL …………………. In data 10/06/2020 ho ricevuto risposta dall’INPS la quale ha rigettato la mia richiesta con la seguente motivazione: “la tipologia richiesta è prevista per i medici e non per gli psicologi.” (documento in allegato).
Desidero porvi dunque i seguenti quesiti:
– La risposta fornitami dall’INPS è effettivamente veritiera? Se veritiera, su quale elemento regolamentare o giuridico si basa?
– Qualora tale richiesta non possa essere praticabile, potrei avanzarne una ulteriore relativa al riscatto oneroso di un anno di Scuola di Psicoterapia che ho regolarmente frequentato per tre anni senza aver però completato con il quarto (ed ultimo) anno? (documento in allegato)
– Oltre a quelle da me già prese in considerazione, esistono altre possibilità che mi permetterebbero di anticipare al 31/12/2020 la mia richiesta usufruendo dell’opzione “Quota 100”?
– Infine, potrei richiedervi una previsione approssimativa dell’assegno pensionistico che mi spetterebbe usufruendo dell’opzione “Quota 100” ?
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità,
M.C.L. Dipendente Sicilia
Purtroppo non risulta che i Dirigenti Psicologi possano riscattare periodi di servizio svolto come volontario, in quanto, iscritti alla cassa CPDEL, contrariamente a quanto avviene per i medici e veterinari, per i quali, ai sensi dell’art. 23 della Legge 11 giugno 1954 n. 409, è previsto il riscatto di cui trattasi proprio perché la norma in questione è indirizzata ai soli iscritti alla cassa CPS nella quale, appunto, i medici e veterinari sono iscritti.
Sono ammessi a riscatto i diplomi di specializzazione, conseguiti successivamente alla laurea e al termine di corsi di durata non inferiore ai due anni.
Tuttavia la facoltà è riconosciuta ad una condizione fondamentale: il conseguimento del diploma.
Pertanto la facoltà di riscatto non viene accordata a quanti, pur avendo seguito un corso di studi universitario, non lo abbiano poi concluso.
Dall’esame della documentazione inviata per conto dell’iscritta si è potuto valorizzare, nella gestione dipendenti pubblici (ex CPDEL), a giugno 2020, un’anzianità contributiva pari a 36 aa. e 8 mm. (comprensiva di 4 aa. di riscatto laurea, 3 aa. e 5 mm. di ricongiunzione L. 29/79 e 5 mm. e 1 g. di accredito figurativo per maternità).
Pertanto, maturerebbe il requisito pensionistico in quota cento ad ottobre 2021 e l’erogazione della relativa prestazione, di circa 2.800 € netti mensili, a maggio del 2022, ai sensi dell’art. 14 del D.L. del 28/01/2019.
(I suindicati importi sono approssimativi, in quanto, calcolati sulla base di quanto si è potuto desumere dalla documentazione prodotta e da elementi di calcolo attuali che potrebbero cambiare per i prossimi anni, pertanto potrebbero variare in base ai differenti dati sull’anzianità contributiva, sulla retribuzione imponibile utile ai fini del calcolo previdenziale e su una differente tassazione erariale).