Aupi Staff asked 3 anni ago

V.C. dipendente Lombardia

Con la presente si richiede consulenza previdenziale.

In allegato la documentazione richiesta.

Ho effettuato  anche il riscatto dei cinque anni di laurea e vorrei sapere come questi vengono conteggiati.

Inoltre prima dell’assunzione in ruolo nel 1993  ho prestato attività di  undici mesi in qualità di borsista presso la USSL ………..  a chi posso  chiedere se vi è la possibilità di riscattare anche tale periodo a fine pensionistici?

Per ogni chiarimento sono contattabile al numero  ……..

1 Risposta
Aupi Staff answered 3 anni ago

V.C. dipendente Lombardia
Dall’esame della documentazione inviata per conto dell’iscritta si è potuto valorizzare, nella gestione dipendenti pubblici (ex CPDEL), al 30/04/2021, un’anzianità contributiva pari a 32 aa., 7 mm e 3 gg (comprensiva di 5 aa. di riscatto laurea).
L’aver riscattato i cinque anni di laurea, per il caso di specie, produrrà un doppio vantaggio, ovvero, la riduzione dell’attesa alla maturazione del requisito pensionistico, che oggi e fino a tutto il 2026 è consentito (pensione anticipata normativa Monti-Fornero)  se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne, stabilendo altresì che la prestazione pensionistica decorra trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei citati requisiti, mentre successivamente è presumibile un aumento dei requisiti sulla base della crescita dell’aspettativa di vita ancora da stabilire. Il secondo vantaggio, anch’esso non trascurabile dal punto di vista economico, in quanto, l’aver iniziato a lavorare successivamente al 31/12/1992 non riscattando la laurea, che si colloca prima di tale data, vedrebbe precludersi il riconoscimento della prima quota di pensione. Pertanto tale scelta permetterà all’iscritta di vedersi riconoscere il diritto a percepire una prima quota di pensione, da calcolarsi moltiplicando l’ultima retribuzione percepita alla cessazione per il coefficiente di trasformazione (Tab. A L. 965/65) riferito al succitato periodo contributivo al 31/12/1992, ovvero, per il caso di specie, pari a 0,27275 per i 5 anni di laurea. Ciò significa che se alla cessazione percepisse una retribuzione annua pari ad € 100.000 le verrebbe riconosciuta una prima quota di pensione di € 27.275 annua, che altrimenti senza riscatto non avrebbe avuto.
Per quanto riguarda il periodo da borsista, in termini generali si può affermare che tali periodi non sono riscattabili, ma si consiglia l’iscritta di inviare comunque l’istanza alla sede provinciale INPS Gestione Dipendenti Pubblici competente per territorio, in quanto, attraverso una vecchia nota di servizio della Direzione Generale degli Istituti di Previdenza del Ministero del Tesoro, sono state impartite le modalità operative alle casse previdenziali (CPDEL, CPS ecc.) amministrate dalla stessa,  sull’ammissibilità o meno a riscatto dei periodi trascorsi in qualità di assegnatari di borse di studio, laddove, si rilevasse che il rapporto intercorso tra il titolare di una borsa di studio e l’Ente presso il quale ha effettuato la formazione si sia svolto in modalità tali da configurare l’espletamento di una attività riconducibile ad un rapporto di lavoro subordinato.

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