Domande & RisposteQuesito
Aupi Staff asked 7 mesi ago

C.M. Dipendente

Sono un’iscritta AUPI è vivo a …………. Desidero ricevere informazioni in merito all’esercizio del diritto che ho maturato al 31 dicembre 2021 ad andare in pensione anticipata con “Opzione donna” entro il 2022. Ho già presentato domanda presso l’Azienda Sanitaria dalla quale sono dipendente dal 1987, ma sto incontrando difficoltà esecutive da parte dell’Ufficio Stipendi della stessa Azienda che attende – come da prassi – il decreto dell’INPS (che tarda a essere emesso). In particolare, mi interessa approfondire la normativa che prevede lievi penalizzazioni economiche – previste sull’importo della futura  pensione –  per chi nella mia situazione  non riuscisse a cessare l’attività lavorativa entro e non oltre il 29 dicembre 2022. L’Ufficio Stipendi dell’Azienda Sanitaria – con scarsa disponibilità operativa e di dialogo – mi ha prospettato la possibilità, invece, che io vada in pensione con il 1 gennaio 2023.  In attesa di essere contattata, invio cordiali saluti.

1 Risposta
Aupi Staff answered 7 mesi ago

C.M. Dipendente  
L’art. 1, comma 94, della legge di bilancio 2022 ha prorogato la possibilità di maturare il diritto alla pensione anticipata, c.d. “opzione donna”, alle lavoratrici del settore pubblico che, entro il 31/12/2021, hanno raggiunto i requisiti pari a 35 anni di anzianità contributiva e 58 anni di età, potendo pertanto percepire la prestazione pensionistica solamente dopo che siano trascorsi 12 mesi dalla maturazione dei succitati requisiti.
Dai dati forniti dall’iscritta non si riesce a capire se la medesima al 31/12/2021 abbia raggiunto i menzionati requisiti (35 anni di contribuzione e 58 anni di età), se così fosse, potrebbe dimettersi dal servizio, rispettando i termini di preavviso previsti dal CCNL, ovvero tre mesi, presentare domanda di pensione all’INPS GDP ed attendere il pagamento della citata prestazione pensionistica. A discrezione della dipendente, i 12 mesi di finestra, prevista per il pagamento della prestazione previdenziale anticipata c.d. “opzione donna”, possono essere lavorati posticipando di 12 mesi la cessazione dal lavoro, oppure cessare, quindi senza stipendio e senza pensione, ed attendere il pagamento della menzionata prestazione previdenziale trascorsi appunto i 12 mesi di finestra.
Al calcolo della succitata prestazione pensionistica verrebbe applicato il sistema contributivo puro, riducendo il valore della prestazione rispetto a quella che avrebbe potuto percepire col sistema misto di circa il 30%.
Subiranno ulteriori penalizzazioni i trattamenti previdenziali decorrenti dall’01/01/2023 a seguito della riduzione dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo (a titolo esemplificativo, per un pensionato dell’età di 59 anni, l’ultima riduzione avvenuta dall’01/01/2021 è stata di 0,0150%).

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