Aupi Staff asked 7 mesi ago

F.S. Dipendente

Buongiorno,

una recente nota inviata a tutti i dirigenti sanitari della ASL ………… presso cui lavoro, specifica che l’eventuale richiesta di trattenimento in servizio oltre il 67° anno di età, deve essere presentata nei sei mesi antecedenti il compimento del 65° anno di età. Essendo nato nel 1958, compirò il 65° anno il prossimo 13 aprile 2023.

In relazione alla decisione personale in merito, oltre ad altri aspetti, avrei bisogno di considerare vantaggi e svantaggi del trattenimento in servizio.

Alla presente allego lo stato di servizio, l’ultimo cedolino e il CUD.

Come si evince dallo stato di servizio, ho iniziato a lavorare a tempo determinato il 03/02/1989, proseguendo poi in ruolo dal 01/06/1989 a tutt’oggi. Ho provveduto poi al riscatto dei quattro anni di laurea, sia a fini pensionistici che per il TFR.

Secondo i miei calcoli, al compimento del 67° anno (13/04/2025) avrei poco più di 40 anni di anzianità complessiva.

Vi sarei grato di sapere:

  1. a)       Se la sommatoria da me fatta dei complessivi 40 anni di anzianità alla data del 13/04/25 è effettiva e come contribuiscono le diverse quote a determinare la pensione;
  2. b)      A quanto ammonterebbe la pensione alla data del 13/04/2025;
  3. c)       Quale sarebbe la variazione della pensione trattenendomi in servizio per altri due anni (fino al 2027), oppure tre anni (fino al compimento dei 70 anni);
  4. d)      Quali pratiche e quali passaggi occorre fare per predisporre correttamente l’iter (ad es. presso l’INPS);
  5. e)      A chi o a quale patronato potrei rivolgermi per un aiuto.

Spero di aver posto correttamente le questioni; ogni suggerimento ulteriore è benaccetto.

Vi ringrazio della disponibilità e del servizio

Cordiali saluti

1 Risposta
Aupi Staff answered 7 mesi ago

F.S. Dipendente  
Dall’esame della documentazione inviata per conto dell’iscritto si è potuto valorizzare, nella gestione dipendenti pubblici (ex CPDEL), al 13/04/2025, un’anzianità contributiva pari a 40 aa., 2 mm.  e 11 gg, (comprensiva di 4 anni di riscatto laurea). Pertanto la Posizione Assicurativa presente in banca dati INPS, deve essere corretta, tramite Patronato di propria fiducia, con invio telematico di “RVPA” (richiesta di variazione della posizione assicurativa) allegando documentazione probatoria dei periodi mancanti, oppure, richiedendo all’Ente datore di lavoro interessato di apportare le dovute rettifiche tramite l’applicativo PassWeb dell’INPS G.D.P.. 
La prestazione pensionistica maturata all’età di 67 anni (13/04/2025), calcolata tenendo conto dei valori economici attuali, ammonterebbe ad € 3.000 netti circa, mentre alla data del 13/04/2027 di € 3.230 netti circa e alla data del 13/04/2028 di € 3.350 netti circa.
Il sistema di calcolo a cui verrà sottoposta la suindicata prestazione pensionistica sarà di tipo “MISTO”, in quanto, alla data del 31/12/1995 vi è una anzianità contributiva inferiore ai 18 anni. La prestazione pensionistica in questione sarà composta da tre quote di pensione: la prima tiene conto della retribuzione alla cessazione rapportata al coefficiente, riferito al periodo maturato al 31/12/1992, previsto dalla L.965/65; la seconda tiene conto della media delle retribuzioni rivalutate, del periodo dal 93 alla cessazione, rapportate alla differenza dei coefficienti, previsti dalla L.965/65, riferiti al 31/12/1992 ed al 31/12/1995; la terza tiene conto del montante contributivo ( il 33% dell’imponibile contributivo rivalutato aggiunto anno per anno) accantonato virtualmente dal 96 alla cessazione e rapportato al coefficiente di trasformazione previsto dalla L. 335/95 (riforma Dini) e s.m.i..
La cessazione dal servizio per raggiunti limiti di età avviene d’ufficio senza che il dipendente presenti alcuna domanda al datore di lavoro.
Si consiglia l’iscritto, in procinto dei succitati limiti di età (circa sei mesi prima), di affidarsi ad un Patronato di propria fiducia per la presentazione telematica della domanda di pensione di vecchiaia tramite il portale istituzionale dell’INPS.
 
N.B.: I suindicati importi sono approssimativi, in quanto, calcolati sulla base di quanto si è potuto desumere dalla documentazione prodotta e da elementi di calcolo attuali che potrebbero cambiare per i prossimi anni, pertanto potrebbero variare in base ai differenti dati sull’anzianità contributiva, sulla retribuzione imponibile utile ai fini del calcolo previdenziale, alla variazione dei coefficienti di trasformazione per il calcolo della pensione, e su una differente tassazione erariale.
 

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