E’ terminato l’incontro delle Organizzazioni Sindacali rappresentative del Pubblico Impiego con il Ministro on. Renato Brunetta. Il Ministro, anche a nome del Governo, ha espresso la volontà di attivare i tavoli negoziali per il rinnovo dei Contratti Nazioni. Ha indicato in circa 7 miliardi di euro lo stanziamento complessivo che risulta essere significativamente più importante di quello impegnato nell’ultimo rinnovo contrattuale. Per la Sanità le risorse per il rinnovo del Contratto si aggiungono a quelle stanziate dalla finanziaria che a partire dal 1 gennaio 2021, ha incrementato del 27% l’indennità di esclusività. A giorni dovrebbe uscire l’atto di indirizzo del Governo con l’indicazione delle risorse economiche. Starà poi ai Comitati di settore far partire le trattative. All’incontro era presente anche il Presidente dell’ARAN diretto responsabile della contrattazione. Il Ministro Brunetta si è impegnato a garantire il turn over al 110%. L’accelerazione impressa è certamente di buon auspicio. Da troppi anni a questa parte non avevamo indicazioni chiare e così in anticipo sulle risorse finanziarie disponibili per i tavoli contrattuali. Il segnale è assolutamente incoraggiante anche se la lunga esperienza maturata in qualche decennio di attività ci induce in ogni caso ad una opportuna e ragionevole prudenza. Passo dopo passo verificheremo e valuteremo la realizzazione di quanto oggi è stato indicato dal Ministro.
A questo resoconto aggiungo una considerazione personale: il clima è stato assolutamente positivo. Mille miglia lontani dalle dichiarazioni del Brunetta di 10 anni fa. I dipendenti fannulloni hanno lasciato il posto al riconoscimento dell’assoluta necessità ed importanza della Pubblica Amministrazione e dei dipendenti. Credo che questo cambiamento sia il frutto della crisi sanitaria. Uno Stato privo di una forte, solida e riconosciuta Amministrazione Pubblica non esiste, non resiste alle emergenze e non sarà neppure in grado di gestire le enormi risorse del Recovery Fund.
Ovviamente noi valuteremo i fatti e non certamente le dichiarazioni o le impressioni.
Comunque un buon inizio, e se son rose fioriranno.
Mario Sellini