Psicologi e psicologia|

Italiani, popolo di ipocondriaci. Uno su sette soffre di quel disturbo che ti fa credere colpito da ogni tipo di malattia. Oggi, in realtà, il loro vero nome è cybercondriaco vista l’abitudine quotidiana ed ossessiva di consultare i siti di salute. Farmaci ovunque a casa e sempre in tasca. Un costo, per il servizio sanitario, che sfiora i 4 miliardi all’anno. IL DOLORE Accanto a loro, un esercito di pazienti che accusa dolori allo stomaco o alla testa con analisi perfette: la causa, sempre nella mente, può essere figlia di un problema vero. Come un lutto, una separazione, la mancanza di lavoro. E’ da questo presupposto che i medici di famiglia e gli Ordini degli psicologi hanno deciso di accoppiarsi e avviare una sperimentazione. Un lungo lavoro, iniziato 13 anni fa che ora ci rimanda risultati certi. La ricerca è stata avviata in due regioni, Lazio ed Umbria. Per due giorni a settimana un dottore e uno psicologo hanno visitato insieme nello stesso studio (pazienti informati). Il risultato: la spesa farmaceutica si è ridotta del 28% in un anno, una cifra che si avvicina ai 75mila euro. LA COPPIA «L’obiettivo del progetto – sono parole di Luigi Solano docente di Psicologia della salute a “La Sapienza” e coordinatore del lavoro – è quello di evitare inutili analisi diagnostiche e trattamenti farmacologici inappropiati. Inquadrare i casi secondo un’ottica psicosociale e discutere con il medico». La ricerca è stata presentata durante gli Stati generali della salute che si sono svolti a Romaun decina di giorni fa. «Sul versantenon ipocondriaco – spiega Luigi Palma presidente della Federazione nazionale degli ordini degli psicologi – abbiamo tanti pazienti che non si rendono conto quanto un colloquio più approfondito con medico e psicologo potrebbe aiutare a inquadrare il problema. Un esempio? Uomini e donne che vanno in pensione si ritrovano conmille malanni e, invece, in molti casi si tratta del disagio dell’interruzione del lavoro. Non servono tanti farmaci. Un altro esempio? Le difficoltà di una coppia scatena problemi che si ripercuotono anche sul fisico ma se non ci si concentra anche su quel dato non si arriva a curare come si vorrebbe. Il medico e lo psicologo, nella sperimentazione, sono riusciti a portare a casa buoni risultati. LE VERTIGINI DI DINO Il caso di Dino, 41 anni, alto in apparente buona salute emolto curato spiega molto più delle parole. Soffre di vertigini ma non ha nausea non vomita. Dice di essere molto disturbato dal problema. Chiede Tac e altre analisi e, allo stesso tempo, spiegano gli psicologi è terrorizzato di scoprire di avere problemi sei di salute. Medico e psicologa indagano. Si scopre, così, che le vertigini si presentano solo durante le riunioni di lavoro e quando va in palestra. Analisi buone, dalla visita nessun segno di disturbo neurologico. Dino accetta di non sottoporsi a Tac e altri esami. E poi ammette di avere problemi nella sua vita privata.

http://www.passionetecno.com/2014/04/20/il-medico-e-lo-psicologo-si-alleano-cosi-i-farmaci-si-riducono-di-un-quarto-4004

Close Search Window