Sulle attività nei Tribunali il Segretario Generale Nazionale del Sindacato degli Psicologi, Ivan Iacob, ha puntato i riflettori fra i tanti temi urgenti per la professione agli Stati Generali della Psicologia organizzati dal CNOP:
<<Una delle emergenze riguarda “il ruolo che perentoriamente i tribunali definiscono delle nostre attività, richiedendo valutazioni in cui si presenta un evidente conflitto di interessi tra sistema sanitario e giudiziale, e nella maggioranza dei casi con una violazione del consenso al trattamento. Impropriamente il Servizio sanitario è utilizzato quale CTU o CTP nei conflitti famigliari solo perché gratuito. Attività che sono diventate ancora più complesse e rischiose con l’approvazione della legge Cartabia”.>>
Anche il collega dott. Marco Pingitore, Segretario Ordine Psicologi Calabria, è recentemente intervenuto sul tema con una lettera a QuotidianoSanità:
<<Il tema è molto delicato poiché il Servizio Sanitario Nazionale, nello specifico i Consultori familiari, sono letteralmente invasi da continue richieste dei Tribunali di avviare “percorsi” psicologici coatti e di relazionare gli esiti al Giudice. Così le Psicologhe e gli Psicologi dipendenti pubblici, il cui numero è già carente da anni, si trovano a doversi destreggiare tra Tribunali, genitori, figli, avvocati ed improbabili consulenti tecnici di parte alla stregua di una CTU in cui i colloqui clinici vengono confusi con le operazioni peritali presso il Consultorio. Una grave commistione tra ambito giudiziario e sanitario in cui la Psicologo e lo Psicologo dovrebbero “curare” i genitori e allo stesso tempo giudicarli per mezzo di relazioni periodiche da inviare alla magistratura, così come sancito dal nuovo art. 473-bis.27 c.p.c. introdotto in seguito alla riforma Cartabia.>>
Infine il Presidente CNOP, David Lazzari, in un suo articolato intervento a difesa delle funzioni dei Consultori ha espresso una chiara e netta posizione a tutela di chi opera nei servizi:
<<Ed assicurare una presenza adeguata di professionalità, vista ad esempio la carenza di figure psicologiche in molte realtà e di non “espropriare” gli Psicologi presenti con richieste da parte dei Tribunali come evidenziato da Marco Pingitore in un recente articolo (I Consultori Familiari ostaggi dei Tribunali?).>>