Aupi Staff asked 8 anni ago

V.M. Convenzionato Asl Bergamo

Sono in malattia certificata da quasi 2 mesi per un problema di salute che mi impedisce sia l’autonomia nella guida che nell’utilizzo di mezzi pubblici, (la sede di lavoro dista 40 km. dalla mia residenza), nonché l’ espletamento della mia normale attività professionale, dopo intervento chirurgico . La prognosi al momento è incerta. Sperando comunque che la difficoltà non si protragga nel tempo, consentendomi di rientrare in servizio, volevo porre i seguenti quesiti.

1- Quanto tempo è possibile usufruire della malattia?

2- E’ più opportuno inviare la certificazione di malattia per un periodo prolungato in modo di poter essere sostituiti? In caso di miglioria, è possibile rientrare prima della scadenza della certificazione?

(Attualmente, anche perché non si sa quale possa essere l’evoluzione del problema, il medico, dietro mia richiesta nella speranza di una veloce risoluzione, che sfortunatamente no si sta verificando,certificava malattia per periodi brevi e consecutivi).

3-Nel caso non riuscissi a riprendere la normale attività lavorativa a breve, posso per un periodo limitato (2 settimane) trasferirmi con la mia famiglia all’estero? In alternativa, se ciò non fosse possibile, posso per tale periodo chiedere ferie e poi riprendere la malattia?

4- Infine, non sapendo quale sarà la evoluzione del problema ne se ci sarà una remissione completa dello stesso, volevo valutare ipotesi alternative:

E’ possibile chiedere l’avvicinamento al proprio domicilio o lo spostamento in una sede più agevole?

E’ possibile chiedere l’orario lavorativo ridotto? Come influirebbe ciò sullo svolgimento dell’attività intramoenia? (nel mio caso allargata, svolta nella città in cui risiedo) Cosa accade superato il limiti concesso dalla legge di assenze per malattia?

1 Risposta
Aupi Staff answered 8 anni ago

Risposta
V.M. Convenzionato Asl Bergamo
Il quesito posto è alquanto complesso e le informazioni fornite non adeguate.
Si ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di diciotto mesi. Ai fini della maturazione del predetto periodo l’assenza in corso si somma alle assenze per malattia degli ultimi tre anni.
Per i primi nove mesi di assenza spetta l’intera retribuzione, così come prevista dal Contratto. I successivi tre mesi la retribuzione spetta al 90%. Gli ulteriori sei mesi al 50%.
Prima della scadenza di questi diciotto mesi è possibile chiedere ulteriori diciotto mesi. In questo caso non si ha diritto ad alcuna retribuzione.
Previa presentazione di idonea certificazione medica è sempre possibile rientrare dalla malattia.
Per poter usufruire di un periodo di ferie è necessario rientrare in servizio e successivamente chiedere di poter usufruire di un periodo di ferie.
Si può chiedere l’avvicinamento al proprio domicilio per motivi di salute.
Si può chiedere il part-time ma non per malattia.
Se la malattia mette a rischio la possibilità di svolgere la “normale attività lavorativa” l’Azienda potrà cercare e trovare un nuovo e diverso inquadramento. Nel caso in specie attività di studio e ricerca ma non clinica-ambulatoriale.
L’attività intramoenia “segue” la dinamica dell’attività ordinaria di servizio. E’ del tutto evidente che non è possibile svolgere attività professionale intramoenia durante la malattia.
Superati i limiti concessi l’Azienda procede al licenziamento.”

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