I.A. Asl Torino 3
Le scrivo perché ho un problema in riferimento al fatto che io usufruisco della legge 104 e per quanto riguarda il comparto La legge dice che il dipendente non può essere trasferito in altra sede o se deve lavorare in altra sede diversa da quella attribuita può bollare la cartolina nella propria sede e poi ogni mattina trasferirsi nella sede nuova indicata veniamo alla mia questione sono naturalmente una psicologa dunque con il contratto da dirigente. Il mio responsabile ha deciso che dal 20 marzo il venerdì- dunque per ora solo un giorno alla settimana- io dovrei andare a lavorare anziché a Venaria Reale che dista da Torino 8 chilometri -ad Avigliana che ne dista quasi 40 chiedo se è nel diritto dell’azienda e del mio dirigente potermi trasferire oppure se è non è nel diritto visto che usufruiscono di questa legge ed eventualmente se posso chiedere di bollare nella mia sede.
Andare ad Avigliana significa perdere 2 ore di tempo è il triplo dei soldi della benzina e viene meno il senso della legge 104 per cui devo essere vicina a casa per un intervento di crisi. Quello che temo è che per ora è un giorno ma che nel futuro prossimo abbia intenzione di trasferirmi per ben più giorni alla settimana se non tutta la settimana. Nel caso in cui è previsto il fatto che non possa trasferirmi oltre la distanza me assegnata ora 8 chilometri per favore se può indicarmi cosa devo fare -insomma come devo procedere.
Io mi chiamo A. I. abito a Torino e lavoro a Venaria Reale -Le pongo una seconda questione e che riguarda il blocco della indennità di esclusività di 15 anni. Da dicembre dovrei usufruire di questa ulteriore indennità ma mi è stato detto dall’ ufficio personale che dal 2010 hanno bloccato tutti gli aumenti di stipendio legati a questa indennità di 15 anni, sostengono che la direttiva è di carattere regionale o nazionale non so bene -quello che dico è stato riferito solo verbalmente – perché l’ufficio personale mi ha detto che queste cose le scrivono solo a chiunque fa una vertenza o comunque manda una lettera da parte dei sindacati o dall’avvocato.
Loro non sono nel dovere di giustificarsi per iscritto. Ho chiesto alla segreteria di mettere per iscritto questa loro affermazione.
Risposta
I.A. Asl Torino 3
In merito al quesito posto si fa presente quanto segue:
-la legge 104 favorisce il lavoratore che deve essere messo nella condizione di avvicinarsi, il più possibile, al familiare bisognevole di assistenza;
-altro è invece il problema relativo ad un ordine di servizio che stabilisce, anche se per un solo giorno a settimana, una sede di lavoro diversa da quella di cui il Dirigente è titolare. La sede di lavoro, insieme a diversi altri fattori, è elemento costitutivo del “Contratto Individuale di Lavoro”. Ogni Dirigente deve aver sottoscritto questo Contratto individuale di lavoro, al’interno del quale è indicato l’incarico, lo stipendio, gli obiettivi, eventuali risorse assegnate e anche la sede presso la quale il Dirigente deve svolgere la propria attività. Ebbene, la modifica, anche di uno solo degli elementi costitutivi il Contratto Individuale di Lavoro, comporta la riscrittura e la firma di un nuovo Contratto. Non è possibile modificare la sede di lavoro senza la stipula di un nuovo Contratto. Eventuali ordini di servizio possono essere promulgati ma sulla base di una situazione di emergenza, indicando le motivazioni, la durata dell’emergenza e le regole di scelta del Dirigente.
In assenza di ciò l’ordine di servizio è illegittimo. A ciò si aggiunge l’aggravante della 104. Il suggerimento è di contestare motivatamente l’ordine di servizio utilizzando anche le strutture sindacali territoriali dell’AUPI.
-per quanto riguarda il passaggio di fascia le Regioni hanno un comportamento assolutamente non univoco. Per fare una valutazione di merito è necessario quindi che i rappresentanti territoriali dell’AUPI sollecitino, per iscritto, una risposta da parte dell’Azienda. Valutando le argomentazioni proposte dall’Azienda nella risposta si potrà meglio decidere la strategia da seguire. Infine, questo problema (passaggio di fascia) riguarda tutta la Dirigenza (medici, psicologi, veterinari, farmacisti, biologi ecc.). Sarebbe opportuno e utile concordare insieme alle altre organizzazioni sindacali una strategia d’intervento comune.