Nell’ultimo anno l’AUPI delle Marche si è battuta per cavalcare il pesante processo di ristrutturazione del SSR che è stato effettuato con l’intento dichiarato di razionalizzare le reti cliniche, ma con lo scopo reale di ridurre il numero delle strutture semplici e complesse accogliendo un indirizzo del Ministro Balduzzi, mai divenuto legge,per conseguire riduzioni di spesa.
Durante tutti questi mesi le riunioni sono state infinite: quelle intersindacali con i colleghi medici per concordare posizioni comuni ,quelle con la Regione e quelle con l’ASUR ( Azienda Sanitaria Unica Regionale); abbiamo prodotto documenti e modificato quelli che la regione ci proponeva per realizzare un protocollo d’intesa in cui venivano trattati i nodi principali della sanità marchigiana.
Il 4 aprile abbiamo firmato il protocollo, ottenendo il massimo che era possibile avere per gli psicologi.
Il contenuto del protocollo (divenuto DGRM n.423 del 7.4) si articola in quattro parti : relazioni sindacali,disposizioni concernenti il personale,disposizioni concernenti l’organizzazione,disposizioni finali
Premettiamo che l’interesse primario dei soggetti sia di parte sindacale che di parte pubblica presenti al tavolo era il settore ospedaliero, non solo per la preminenza di sigle mediche, ma soprattutto per l’importanza prioritaria che ad essa attribuiscono i vertici regionali
Aupi è riuscita a mantenere legami stretti con le sigle mediche , soprattutto grazie alla sua competenza sulle normative, specie dei precari . Ed è per questo che dopo aver ottenuto la DGR 137 del 20.2 sull’espletamento dei concorsi per la stabilizzazione dei precari, ha potuto ottenere l’impegno ad “assicurare le funzioni di psicologia territoriale ed ospedaliera” (pag.6 art.3 terza parte) così come delineato dai tavoli previsti nell’art.5
Ma il punto per cui ci siamo battuti di più è stata la riorganizzazione territoriale
Mentre quella ospedaliera è stata dibattuta per più di sei mesi, quella territoriale veniva appena menzionata
Noi dell’AUPI, con il sostegno dell’intersindacale medica, siamo riusciti ad ottenere la costituzione di gruppi di lavoro specifici nei nostri settori (umee,umea, salute mentale, materno infantile, dipendenze patologiche), gruppi misti tra funzionari regionali , ARS (agenzia regionale sanitaria) ed operatori. E’ sulla base dei lavori dei tavoli che la Giunta delibererà il nuovo assetto territoriale. Senza questa opportunità saremo rimasti nel caos ,all’interno del quale unico criterio sarebbe stato quello della riduzione indifferenziata delle strutture.
Ora i tavoli tecnici sono iniziati e noi siamo l’unica OS della dirigenza Sanitaria che ne fa parte.
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