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Il parlamento belga si appresta a varare una legge per permettere anche ai minori il ricorso alla “dolce morte”. La procedura è che  gli stessi bambini  possono farne  richiesta, d’accordo con i genitori, con la consulenza di uno psicologo che dovrà valutarne la «capacità di giudizio». La legge, che deve ancora passare all’esame del parlamento belga, è nata grazie alla legge sull’eutanasia per gli adulti che in Belgio è in vigore dal 2002 e la sua revisione. L’Olanda è l’altro paese europeo ad avere una legislazione sull’eutanasia, dove per i minori è già possibile, con a partire dai 12 anni insieme a disposizioni per far cessare le sofferenze per i bimbi, inclusi i neonati. A fronte delle critiche,  il socialista Philippe Mahoux, uno dei promotori della legge del 2002 spiega: «Il dramma, la situazione intollerabile, è quella vissuta da un bambino che, in ragione di una malattia incurabile, presenta sofferenze che non si possono alleviare. Questa è la non-risposta che, secondo numerosi pediatri, non è tollerabile».
Infatti la legge approvata in via preliminare dalla commissione Affari sociali e Giustizia del Senato del Belgio, prevede che qualora ci trovassimo di fronte un minore gravemente ammalato che sta subendo «sofferenze fisiche insopportabili e non lenibili, in fase terminale», può richiedere di porre fine alla sua vita.

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